Hellàs e Héllenes erano i nomi con cui gli antichi Greci designavano la propria patria e il proprio popolo ma nell’uso moderno essi risultano del tutto soppiantati dal termine Grecia. Un’affascinante ipotesi suggerisce che Graeci fosse la trascrizione del nome Graikòi, appartenente a una tribù dell’Epiro che probabilmente venne a contatto per prima con i Romani, i quali denominarono in questo modo tutti gli abitanti di quella regione. Questa etimologia rappresenta un curioso paradosso perché l’Epiro, un territorio scosceso e in antico inaccessibile, resta sempre ai margini del mito e della storia dei Greci. Ma ci sono delle straordinarie eccezioni, una soprattutto: nell’entroterra epirota, non distante dalla moderna Ioànnina, in uno spettacolare panorama di foreste e dirupi si trovava il più antico santuario oracolare venerato da tutte le stirpi della Grecia. Aveva nome Dodòna ed era sacro a Zeus. Nonostante la formidabile concorrenza di Delfi conservò durevole prestigio e ampio concorso di pubblico, come dimostrano oggi i suoi resti archeologici, in particolare il grandioso teatro di età ellenistica.
Questo viaggio è dedicato all’antica regione dell’Epiro, percorre strade che attraversano i moderni territori della Grecia nord-occidentale e dell’Albania meridionale: la greca Iònnina e l’albanese Girocastro, inaspettate per storia e bellezza, sono oggi le due città principali, mete fondamentali di questo nuovo e originale percorso.