La candidatura di Pistoia a “Capitale della Cultura Italiana 2017” si è fondata sulla convinzione che, per promuovere se stessa, una città non debba presentarsi diversa da com’è, ma valorizzare e promuovere le proprie caratteristiche e peculiarità.
Pistoia è una città che in Italia investe nelle politiche culturali più del doppio della media nazionale, perché considera il sapere e la cultura come i primi diritti di cittadinanza, stimolo essenziale per la crescita e la formazione di cittadini liberi, consapevoli e democratici.
Pistoia è una città solidale, democratica e aperta al mondo perché è da sempre crocevia di incontri e di scambi, luogo di passaggio attraverso l’Appennino di itinerari mercantili, di infrastrutture civili come la Ferrovia Porrettana, e di importanti pellegrinaggi religiosi. La sua storia è lunga due millenni: proprio nel 2017 si festeggiano i 900 anni del suo Statuto dei Consoli redatto nel 1117, la più antica raccolta di leggi dell’età comunale pervenuta fino ad oggi.
Pistoia è una città a misura d’uomo, una città riservata, che non ostenta, e che ha mantenuto intorno al suo cuore medievale una straordinaria cintura verde costituita dalle montagne che la cingono a nord e dalla produzione vivaistica, sviluppatasi nella sua piana produttiva. È una città laboriosa, di antiche tradizioni operaie, che ha visto nella sua principale fabbrica di treni non soltanto il suo più importante centro industriale e produttivo, ma anche un motore di crescita politica e sociale che ne ha forgiato l’identità e la storia.
Da queste radici trova alimento la città di oggi, che ora è pronta a mostrarsi all’Italia e al mondo.