Alla fine di un lungo percorso, la via Salaria giunge nella bella Ascoli Piceno, città molto antica di fondazione pre-romana, conosciuta come la Città delle 100 Torri; molte di queste nel corso dei secoli sono state ridimensionate e inglobate nelle belle abitazioni del centro storico, un intrico di strette e pittoresche rue, o anche trasformate in campanili di chiese.
Ascoli Piceno è la città costruita nel travertino il cui chiarore offre scenari architettonici davvero unici, come a Piazza del Popolo, considerata una della più belle d’Italia: di stile rinascimentale, è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi che circondano ricchi palazzetti dotati di portici e merlature. Ad Ascoli il travertino ci parla: le tante incisioni sugli architravi dei portoni dei palazzi ci riportano frasi, motti e proverbi, colti o dettati dalla saggezza popolare, religiosi o irriverenti, in latino e in volgare.
E in un angolo di Piazza del Popolo si conserva, incredibile, un salotto Liberty: è lo storico Caffè Meletti che dal 18 maggio 1907 rappresenta il ritrovo più elegante degli Ascolani: luogo in cui è stata inventata l’anisetta, e dove tra i visitatori innumerevoli sono stati i personaggi della cultura italiana e internazionale.
Ma dire Ascoli significa anche dire oliva, il prodotto principale della gustosa gastronomia ascolana: la qualità è la rinomata oliva tenera ascolana, famosa già in epoca romana, verde e di grandi dimensioni, adatta per essere riempita di carne e poi fritta. Ma non è affatto facile da cucinare, la sua preparazione è lunga e laboriosa, vera arte culinaria ancora conosciuta, e tramandata, dalle donne di tutta la provincia.
Circonda questo ennesimo capolavoro italiano, un territorio al tempo gentile e aspro: le colline circostanti sono tutte pettinate e coltivate a perdita d’occhio, con devozione, a vite e oliveti. Ogni tanto però l’armonia è spezzata da creste nude e franose: sono i calanchi argillosi che trasformano d’improvviso il paesaggio in un contesto quasi lunare.
Conduce il viaggio Laura Angelelli.
Laura Angelelli collabora da sempre con Flumen, di cui rappresenta uno degli interpreti più importanti. Il suo spiccato talento evocativo, che tiene unito sempre i grandi temi dell’arte e della storia con quelli della letteratura e della poesia, lo ha dedicato al pubblico di ogni età in anni di visite guidate, conferenze, cicli di lezioni e viaggi, in Italia e all’estero. Alla città di Ascoli Piceno, dove vive, talvolta, è particolarmente legata