Come spesso accade, tutto è iniziato casualmente quando nel luglio 2005, appena fuori le mura medievali di Spello, riemerse un complesso monumentale romano di notevoli dimensioni. Dalla terra affiorarono i resti di un antico mosaico che diedero subito il via alle operazioni di scavo e successivamente di minuzioso restauro.
Dopo le ricerche scientifiche, nel marzo 2018 il Museo della Villa dei Mosaici è stato inaugurato a testimonianza di una delle scoperte archeologiche più straordinarie mai rinvenute nel cuore dell’Umbria e di un progetto di musealizzazione all’avanguardia.
Le indagini archeologiche hanno individuato 20 ambienti, probabilmente relativi al corpo centrale di una villa di età tardo imperiale. Splendidi i mosaici pavimentali recuperati: la fluidità del disegno e la resa cromatica, soprattutto dell’ambiente più grande, testimoniano l’alta qualità tecnica della bottega le cui maestranze potrebbero essere giunte da Roma per rispondere all’esigenza di un committente particolarmente facoltoso e di alto rango sociale. I mosaici recuperati sono unici in Umbria, decorati con figure di animali selvatici e fantastici, una scena di mescita del vino, personaggi maschili con attributi vegetali raffiguranti le Stagioni, figure di satiri ed elementi geometrici policromi. Il tutto probabilmente collegato con le attività agricole del proprietario in special modo alla produzione vinicola.
Il lungo e accurato restauro ha reso la Villa dei Mosaici di Spello ancora più splendente, frutto di un’operazione delicata e complessa che ha visto la pulitura di ogni singola tessera e il loro consolidamento. Molto interessante la scelta architettonica contemporanea che scelto a proteggere il più antico edificio, una struttura che dialoga con il paesaggio circostante dotato di percorsi sopraelevati tra le stanze dell’antica villa, in armonia con il borgo medievale di Spello che sembra osservarla di fronte.
Viaggio condotto da Marco Mancini, specialista di archeologia e storia dell’arte classica, in particolare dei temi della topografia antica e dell’epigrafia, specialmente per quanto riguarda la fase pre-romana. La sua intensa attività di divulgatore culturale nasce con Flumen oltre vent’anni fa, che svolge a Roma, in Italia e all’estero. Ha condotto molti viaggi dedicati all’impero di Alessandro e alle aree attraversate dell’antica Via della Seta: Macedonia, Anatolia, Armenia, Georgia, Uzbekistan e Iran. Autore dei recenti viaggi dedicati al centro Italia in Lazio, Marche e Abruzzo.
È autore dei precedenti cicli di video-conferenze “Viaggio tra i Popoli Italici”, “Africa Romana. L’altra sponda dell’impero”, “Civiltà Precolombiane”, “L’Avventura di Marco Polo”, “Della Storia e della Guerra: 5 grandi battaglie della storia” e “Anatolia” disponibili all’interno della Videoteca di Flumen.