Raccontato da Barbara Di Lorenzo
Visita guidata + noleggio sistema di amplificazione: Eu 12 iscritti a Flumen / Eu 15 non iscritti
Biglietto di ingresso: Eu 5
In un angolo di Trastevere, a pochi passi dalla Basilica di Santa Cecilia, una piccola chiesa sconosciuta ai più è il cuore di un suggestivo complesso architettonico, oggi costituito da due corpi di fabbrica e da due palazzine distribuiti a ferro di cavallo intorno a un giardino interno. La sua lunga e importante storia si intreccia con la pratica assistenziale e inizia fin dal Medioevo: il suo nucleo originario risale infatti alla fine dell’XI secolo, quando la chiesetta viene consacrata da Papa Urbano II. Proprio qui, in quella che verrà conosciuta come Santa Maria in Cappella, nel XV secolo viene aperto un ospedale per pellegrini, poveri e malati per volere della famiglia dei Ponziani e soprattutto di Santa Francesca Romana, che aveva sposato Lorenzo Ponziani e che viveva a pochi metri da qui.
Dopo la morte della santa, il complesso passa in eredità alle Oblate di Tor de’ Specchi che nel 1540 lo cedono alla Confraternita dei Barilari, i fabbricanti di barili e mezzi barili. Un secolo dopo nella storia del luogo entra la potente e volitiva Olimpia Maidalchini, molto devota a Francesca Romana, moglie di Pamphilio Pamphilj e cognata di Innocenzo X: Donna Olimpia ne ottiene il possesso e, dopo aver acquistato terreni e fabbricati adiacenti, con il supporto del suo architetto Carlo Rainaldi trasforma il complesso medievale in un casino belvedere affacciato sul Tevere con un meraviglioso giardino di delizie con essenze rare, viti e piante da frutto, la cui bellezza è tutt’oggi fruibile. Il luogo diventa noto con il nome di Bagni di Donna Olimpia, per la possibilità di fare i bagni nel Tevere con un accesso privato.