Raccontato da Barbara Di Lorenzo
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L’Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano è la Cattedrale di Roma e in quanto tale ha il ruolo di chiesa madre della diocesi di Roma. Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedicò al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista. È detta “arcibasilica” perché è la più importante delle quattro basiliche papali maggiori e più precisamente ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo. È detta infine “in Laterano” poichè Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano i possedimenti (= horti) di quella famiglia.
Papa Leone XIII (1878-1903) fece restaurare l’antica abside della basilica, distruggendo quella con deambulatorio fatta erigere da Niccolò IV (1288-1292) alla fine del XIII secolo. Ciò nonostante la bellezza e la grandiosità della basilica è comunque dovuta anche dal catino dell’abside dove compare l’enorme mosaico raffigurante la Vergine che presenta il committente Niccolò IV inginocchiato, San Paolo, San Pietro, San Francesco d’Assisi, San Giovanni Battista, Sant’Antonio di Padova, San Giovanni Evangelista e Sant’Andrea. Al centro del mosaico si trovano la Croce di Cristo e la colomba dello Spirito Santo. Il mosaico era stato eseguito da Jacopo Torriti e Jacopo da Camerino, che avevano incluso in esso una più antica immagine del Salvatore. Quello attuale non è che un rifacimento realizzato dai mosaicisti di Leone XIII, che riutilizzarono soltanto le tessere musive dorate dello sfondo. I lavori promossi da Leone XIII sono ricordati da un’iscrizione musiva, che corre al di sotto delle finestre gotiche. In fondo all’abside si trova la cattedra papale, riproduzione ottocentesca di quella cosmatesca ora visibile nel chiostro, che è decorata con marmi policromi vari e con bassorilievi.