Raccontato da Barbara Di Lorenzo
Visita guidata: Eu 10 iscritti a Flumen / Eu 13 non iscritti
Biglietto di ingresso + noleggio sistema di amplificazione: Eu 7,50
L’imponente facciata concepita dall’architetto Ferdinando Fuga come un mantello per la Basilica Mariana, dà vita ad un vero e proprio palcoscenico da cui ammirare l’intera piazza e i mosaici di Filippo Rusuti, artista appartenente alla cosiddetta scuola romana attiva alla fine del XIII secolo, che raccontano la storia della fondazione della Basilica e della notte del 5 agosto 358. La Sala dei Papi è la sala più rappresentativa dell’ampio progetto architettonico voluto dal Papa Paolo V (1605-1621). Il lombardo Flaminio Ponzio costruì un grande palazzo, su cinque piani, destinato ai canonici della Basilica: la sala costituisce una sorta di Pantheon dei personaggi illustri ad essa legati. L’elegante scala a chiocciola, detta di “Gian Lorenzo Bernini”, è in pietra di travertino e collega i cinque livelli del palazzo con la Sagrestia Nuova. La sua forma, senza colonne, ricorda una conchiglia stilizzata e le sue linee seguono una direzione ascendente, come il cammino umano dalla terra al cielo, dal buio alla luce.
La Basilica Patriarcale di Santa Maria Maggiore è un autentico gioiello d’arte, ricchissimo di bellezze dal valore inestimabile. Da 16 secoli domina la città di Roma: tempio mariano per eccellenza e culla della civiltà artistica cristiana, rappresenta un punto di riferimento per i cives mundi che da ogni parte del globo giungono nella Città Eterna per pregare all’interno della sua monumentale grandezza.
Sola, tra le maggiori basiliche di Roma, a conservare le strutture originali del suo tempo, sia pure arricchite di aggiunte successive, presenta al suo interno alcune particolarità che la rendono veramente unica: i mosaici della navata centrale e dell’arco trionfale risalenti al V secolo realizzati durante il pontificato di Sisto III (432-440) e quelli dell’abside la cui esecuzione fu affidata al frate francescano Jacopo Torriti per ordine di Papa Niccolò IV (1288-1292); la pavimentazione cosmatesca del 1288; il soffitto cassettonato in legno dorato disegnato da Giuliano San Gallo (1450); il Presepe del XIII sec. di Arnolfo da Cambio; le numerose cappelle (da quella Borghese a quella Sistina, dalla cappella Sforza a quella Cesi, da quella del Crocifisso a quella quasi scomparsa di San Michele); l’Altare maggiore opera di Ferdinando Fuga e successivamente arricchito dal genio di Valadier; infine, la Reliquia della Sacra Culla e il Battistero. Ogni colonna, ogni quadro, ogni scultura, ogni singolo tassello di questa Basilica è un compendio straordinario di storia e spiritualità.