Con Barbara Di Lorenzo
L’area dove sorge la basilica di Santa Croce in Gerusalemme fu occupata nella prima metà del III secolo da una villa imperiale, iniziata sotto Settimio Severo e compiuta da Eliogabalo. Questo ricco edificio comprendeva il vero e proprio palazzo residenziale, il Sessorianum, e, come spesso accade nelle grandi ville, un’area riservata al divertimento, testimoniata da un piccolo circo e un anfiteatro, l’Anfiteatro Castrense. Agli inizi del IV secolo il Palatium Sessorianum divenne residenza privata dell’imperatrice Elena, madre di Costantino, che molto probabilmente dedicò al culto cristiano un ambiente dell’edificio: qualche decennio più tardi un suo atrio fu trasformato in basilica cristiana, da cui i nomi di Basilica Eleniana o Sessoriana. La basilica conserva le reliquie della Santa Croce di Cristo che Elena avrebbe condotto a Roma dalla Terra Santa, oltre alla terra del Calvario, sparsa sotto il pavimento dell’edificio, da cui l’appellativo “in Gerusalemme”.