Con Laura Angelelli
Quota di partecipazione: Eu 10,00 (Eu 12,00 non iscritti a Flumen)
Offerta per l’ingresso: Eu 3,00
Noleggio del sistema di amplificazione: Eu 2
Ella dimora insieme alla Bellezza,
la Bellezza che morir deve; e insieme
alla Gioia che tien sempre sui labbri
la mano a dire addio
(John Keats)
Il Cimitero Acattolico di Roma, collocato ai piedi della Piramide di Caio Cestio e nei pressi di Porta San Paolo, costituisce uno dei luoghi più suggestivi della nostra città. Le regole della Chiesa Cattolica vietavano di seppellire in terra consacrata i non cattolici protestanti, ebrei o ortodossi, i quali, dopo la morte, erano “espulsi” dalla comunità cristiana cittadina e seppelliti fuori o al margine dalle mura aureliane. Il Cimitero Acattolico di Roma rappresenta quindi il luogo dell’ultimo riposo dei non-cattolici, senza distinzione di nazionalità. La prima sepoltura nota è quella di uno studente di Oxford di nome Langton che risale al 1738, ma il cimitero fu aperto ufficialmente l’11 ottobre 1821, con editto della Segreteria di Stato di Pio VII Chiaramonti. La decisione si era resa necessaria a causa del numero sempre più crescente di residenti stranieri, in gran parte studenti, scrittori ed artisti che, nell’epoca del romanticismo e del neoclassicismo, si recavano a Roma dall’Europa del nord, come accadde al famoso poeta inglese John Keats. I grandi cipressi centenari, il prato verde che circonda parte delle lapidi, la bianca piramide che svetta dietro le antiche Mura Aureliane, contribuiscono a generare suggestioni uniche attorno ai luoghi in cui sono stati seppelliti importanti personaggi del mondo della cultura e della politica.