Con Carla Vaudo
Visita guidata: Eu 10 iscritti a Flumen / Eu 13 non iscritti
Ingresso gratuito
Incastonato come un diamante grezzo tra il Velabro e l’Arco di Giano il Palazzo Rhinoceros deve questo inusuale nome alla simbologia latina che assimilava il rinoceronte a un animale meraviglioso, attrattore di folle. Scopo creativo dell’intera operazione è creare un luogo alle pendici del Palatino e a ridosso dell’Arco di Giano e del Velabro che fosse, tutto insieme, una residenza, un luogo di passaggio, un villaggio d’arte e un centro di creatività internazionale. Preservazione e innovazione, questo il filo conduttore di questo nuovo e interessantissimo spazio culturale romano che in questi giorni ospita un’opera del pittore cretese/spagnolo El Greco.
Il dipinto Santi Pietro e Paolo, proveniente dalle collezioni dell’Ermitage di San Pietroburgo, rappresenta i patroni della città di Roma e la loro esposizione al Palazzo Rhinoceros li pone come “numi tutelari” dello spazio culturale e per estensione della nostra città. Nato a Creta nel 1541, Domenico Theotokopoulos, noto come El Greco, è stato uno dei pittori più innovativi della sua epoca. Rielaborando il colore di Tiziano, il luminismo di Tintoretto ed elementi da Correggio, Parmigianino, Raffaello, Dürer, El Greco dà vita a uno stile caratterizzato da scelte cromatiche inconsuete e innovative, con figure allungate e pennellate ampie. Il risultato sono opere tragiche e tormentate, frutto di una sintesi di attualità realistica ed evocazione visionaria. Anche questo eccezionale dipinto dell’Ermitage è un’opera profonda e spiritualmente intensa, realizzata dall’artista probabilmente tra il 1587 e il 1592 durante la sua attività a Toledo.
Sulla terrazza del Palazzo Rhinoceros, dove è possibile consumare un aperitivo, la visita sul Palatino e sui tetti di Roma è bellissima.