Con Valeria Marino
Biglietto di ingresso + Diritti di prenotazione: Eu 13,00Visita guidata: Eu 12,00 iscritti a Flumen / Eu 15,00 non iscritti
Noleggio sistema amplificazione: Eu 2,00
I Barberini avevano già cominciato ad alienare le loro collezioni nel Settecento con le vendite operate dall’ultima discendente, Cornelia Costanza, sposata a Giulio Cesare Colonna di Sciarra. Le liti ereditarie dei figli che si dovettero dividere le primogeniture Colonna e Barberini, portarono ad una divisione definitiva delle collezioni fra i due rami della famiglia, con un accordo stipulato a Parigi nel 1811.
Bisogna attendere solo il 1984 per rivedere nuovamente in Palazzo Barberini una vera e propria galleria nazionale, ordinata cronologicamente ma con la possibilità di inserire nel percorso acquisti e integrazioni, nello stile dei grandi musei stranieri. Nel complesso la collezione è veramente ricchissima di capolavori, soprattutto dei secoli XVI e XVII. Non è rappresentato in modo completo il secolo XV, dove però spicca il fondamentale dipinto di Filippo Lippi con la “Madonna in trono con Bambino”, datato 1437. Più consistenti le collezioni del XVI secolo, fra le quali spicca per notorietà la “Fornarina” di Raffaello, oltre a dipinti di Andrea del Sarto, del Beccafumi, del Sodoma, del Bronzino, e opere del Lotto, del Tintoretto, di Tiziano ed El Greco, fino ad opere bolognesi, per arrivare alla fine del secolo con la splendida “Giuditta che taglia la testa ad Oloferne” del Caravaggio e al grande Seicento con opere di Reni, Domenichino, Guercino, Lanfranco, Bernini, Poussin, Pietro da Cortona, Gaulli, Maratta. Molto ben rappresentata è anche la pittura del Settecento.
Visitare la galleria di Palazzo Barberini è come vivere una straordinaria lezione di storia dell’arte.