Con Carla Vaudo
Biglietto di ingresso + diritti di prenotazione: Eu 13,00 Visita guidata + sistema di amplificazione: Eu 10,00 iscritti a Flumen / Eu 13,00 non iscritti
A Palazzo Braschi è il momento di CANALETTO in occasione del 250° anniversario della sua morte. Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 – 1768) viene ora ospitato a Roma in una grande retrospettiva: 68 tra dipinti, disegni e documenti provenienti da alcuni dei principali musei del mondo (tra cui il MMA di New York e la National Gallery di Londra) e da due importanti musei italiani come il Castello Sforzesco di Milano e la Galleria Borghese di Roma, costituendo il più grande nucleo di opere mai esposto in Italia del celebre artista veneziano.
La mostra “Canaletto 1697-1768” ripercorre l’intera vicenda artistica del protagonista assoluto del vedutismo veneziano, che elevò un genere fino ad allora ritenuto secondario al pari della pittura di storia e di figura, diventando probabilmente il più grande ambasciatore dell’emozionante bellezza di Venezia in tutto il mondo, ancora ai nostri giorni.
L’equiparazione dei suoi lavori, in modo troppo elementare, a delle belle cartoline della Venezia del Settecento come si trattasse di fedeli riproduzioni “fotografiche” è limitativa, in realtà il Canaletto, nonostante l’innegabile cura minuziosa del dettaglio e la precisione della prospettiva anche grazie all’uso della camera ottica non riproduce mai esattamente ciò che vede, non esita a cambiare o togliere architetture per rendere una piazza più ariosa, inventa allegre scene della brulicante vita veneziana ed enfatizza ogni opera con gli effetti luministici delle variazioni atmosferiche. Al virtuosismo tecnico si unisce sempre la fantasia, la sua personale visione di Venezia che i benestanti turisti alle prese con il loro Gran Tour amano alla follia. Un misto, dunque, di verità e finzione che probabilmente deriva anche dalla sua formazione giovanile accanto al padre scenografo