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Con Barbara Di Lorenzo

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Biglietto d’ingresso: Eu 3

L’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, comunemente detta di San Giovanni in Laterano, è la mater et caput di tutte le chiese di Roma e del mondo.

In questa zona sorgeva anticamente una dimora di proprietà della nobile famiglia dei Laterani. La loro casa sorgeva nei pressi della Basilica, probabilmente verso l’attuale Via Amba Aradam, e i terreni coprivano tutta la zona che comprende anche l’attuale area basilicale. Parte di questi terreni furono utilizzati da Settimio Severo che per consolidare l’organico della propria guardia del corpo formata dagli equites singulares che avevano una caserma nei pressi dell’attuale Via Tasso, si trovò nella necessità di costruire una seconda caserma che accogliesse le nuove leve. Scelse a tal fine l’area lateranense, dove l’erario imperiale aveva svariate proprietà, prima di tutte quella dei Laterani.

Sconfitto Massenzio, Costantino si preoccupò di offrire alla chiesa nascente un luogo adatto per svolgere pienamente il proprio ministero spirituale: nel IV secolo, nella zona dei Laterani, Costantino scioglie il corpo degli equites singulares che avevano appoggiato Massenzio e dona a Papa Melchiade i terreni per costruirvi una domus ecclesia. La Basilica venne consacrata nel 324 da Papa Silvestro I e dedicata primariamente al SS.mo Salvatore.

Dal IV secolo fino al termine del periodo avignonese il Laterano fu l’unica sede del papato. Il Patriarchio, la dimora lateranense annessa alla Basilica, fu la residenza dei Papi per tutto il medioevo. Il Laterano fu dunque, fino al XIV secolo, la sede e il simbolo del papato e quindi il cuore della vita della Chiesa. Alla fine del XIII sec. furono intrapresi grandi lavori sotto Bonifacio VIII per il Giubileo del 1300, con la nuova loggia delle benedizioni e con gli affreschi di Giotto e di Cimabue, oggi andati perduti. Il Giubileo del 1300 fu il primo grande Giubileo della storia, indetto proprio a San Giovanni in Laterano.

Nel XIV sec. l’avvenimento principale e determinante per la storia della Basilica lateranense è lo spostamento del potere papale da Roma ad Avignone e quindi il completo abbandono del Laterano a favore del Vaticano.

Da questo periodo in poi, tutti i restauri saranno rivolti esclusivamente alla cura della Basilica e del Battistero, mentre il Patriarchio viene lentamente lasciato andare in rovina. Nel XV sec., Papa Martino V, dal 1426 al 1431, provvide ad un rifacimento del pavimento e delle pitture delle pareti per opera di Gentile da Fabriano e del Pisanello. Sisto V fece demolire del tutto il Patriarchio per costruire il Palazzo Apostolico Lateranense, oggi sede del Vicariato di Roma, ad opera dell’architetto Domenico Fontana.

È del 1650 il totale riassetto della Basilica ad opera di Francesco Borromini che ricostruisce la navata centrale e quelle laterali. Tale intervento fu voluto da Papa Innocenzo X e terminato nel 1660 sotto il papato di Alessandro VII, che fece restaurare anche il mosaico dell’abside e trasferire, dalla Chiesa di Sant’Adriano al Foro Romano, i battenti di bronzo dell’antica Curia romana che oggi costituiscono il grande portone centrale della Basilica.

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