Eufrate e Tigri, i due fiumi gemelli dove è nata la storia. Alla fine del IV millennio, nel loro tratto finale quando placidi si gettano nel Golfo Persico, la capacità di sfruttare le loro acque tutto l’anno innescò la Rivoluzione Urbana: nascono le città, la società umana si evolve, viene inventata la scrittura. Ma quella era la terra di Sumer, e assai più lontano, oltre 2000 km più a nord, i due fiumi nascevano dai monti dell’Anatolia orientale percorrendo geografie più impervie.
I due Fiumi sono i protagonisti di questo viaggio in un territorio che possiamo a ragione definire “Mesopotamia Anatolica”, dove l’uomo ha sperimentato con successo l’autosufficienza agricola nel neolitico e dove le tracce della storia umana sono profonde e indelebili, solcate dal passaggio fatale di Assiri e Babilonesi, Persiani e Greci, Romani e Bizantini, Arabi e Turchi Ottomani.
Da Gaziantep a Şanlıurfa, da Mardin a Diyarbakir, dal Nemrut Dag a Malatya, questo viaggio è una vertigine cronologica che attraversa migliaia d’anni di storia dell’uomo: siamo in Anatolia.
6000 anni di storia, sorprendente per la diversità di culture, religioni ed eventi che hanno sempre condizionato anche la storia del resto del mondo pur essendosi sviluppati in un’unica culla geografica.
Tale diversità rappresenta l’Anatolia e il concetto stesso dell’essere anatolico.
Viaggio curato e condotto da
Barbara Di Lorenzo è fondatrice storica di Associazione Culturale Flumen.
Laureata e Specializzata in Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha partecipato a numerosi scavi archeologici, in Italia e all’estero, ed esplorazioni subacquee in mare e laghi.
Con Flumen ha ideato e condotto infinite visite guidate, cicli di lezioni e conferenze oltre a decine di viaggi dedicati alle civiltà del Mediterraneo.
Gabriele Rossoni dal 1996 è fondatore e presidente di Associazione Culturale Flumen.
È laureato in Archeologia del Vicino Oriente Antico e dottore di ricerca in Archeologia Orientale. Ha partecipato per 12 anni agli scavi archeologici dell’antica Ebla in Siria e dal 1989 alle ricerche sull’isola di Mozia, come collaboratore della Soprintendenza di Trapani e come co-direttore di missione con l’Università La Sapienza di Roma. In oltre 30 anni di attività ha ideato e condotto centinaia di viaggi in Italia e nell’area mediterranea.