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Con Laura Angelelli

Quota di partecipazione + sistema di amplificazione: Eu 10,00 iscritti a Flumen (Eu 13,00 non iscritti)

Sin dall’antichità Roma e l’Egitto hanno avuto un rapporto intenso che ha lasciato segni indelebili non solo nella cultura ma anche nel tessuto urbano della città, ancora oggi ben visibili per chi percorre i quartieri del centro. Tutta la cultura romana porta i segni di questa influenza che dall’antichità è giunta fino al Medioevo e dal Rinascimento fino all’Età dei Lumi, quando, sotto l’impulso napoleonico, nacque una vera e propria Egittomania. Il percorso individua i luoghi in cui un tempo la cultura egizia fu dominante e svela al visitatore, attraverso le testimonianze dei resti e della toponomastica, una storia insospettabile luoghi in cui è apparentemente visibile solo la cristianità. E proprio nell’area delle chiese di Santa Maria sopra Minerva e Santo Stefano del Cacco, un tempo sorgeva maestoso il Tempio di Iside e Serapide, il celebre Iseo Campense. Tutto intorno, strade e vicoli raccontano il rapporto stretto tra le due culture: ecco, dunque, il celebre Piè di Marmo, su cui sono sorte numerose leggende ma appartenente in realtà ad una statua di culto, o la piccola gatta incastonata sul cornicione di Palazzo Grazioli, fino ai tanti obelischi presenti nella zona. Particolari di una storia lontana che ancora oggi affascina moltissimo noi moderni.

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