Quando l’esploratore svizzero Johann L. Burckhardt la riscoprì nel 1812, nascosta per secoli tra le montagne dell’altopiano giordano, non poteva supporre che avrebbe restituito all’umanità uno dei luoghi più incredibili al mondo, diventando futura meta di milioni di visitatori.
L’accesso all’antica città, attraverso un lungo e stretto canyon, e il tripudio di effetti architettonici derivato dai grandi edifici scavati nella roccia rossastra, producono al visitatore moderno la stessa forte emozione che colpì il suo primo scopritore. Per questo Flumen dedica questo nuovo viaggio alla Giordania, proponendo un itinerario di sei giorni di cui Petra rappresenta il fulcro.
Ma viaggiare in Giordania non significa solo Petra: non verrà trascurata la visita del bellissimo sito archeologico di Gerasa, al nord del paese, e dei centri cristiani di Madaba e del Monte Nebo, e il castello crociato di Kerak. Il percorso si conclude con una tappa di grande suggestione attraverso le piste del deserto di Wadi Rum, lungo il percorso delle tribù arabe guidate da Lawrence d’Arabia.
Conduce il viaggio Marco Mancini, archeologo.
Marco mancini è specialista di archeologia e storia dell’arte classica, in particolare dei temi della topografia antica e dell’epigrafia. Da sempre è amico e collaboratore storico di Flumen con cui ha svolto infinite visite guidate, conferenze e lezioni.
Ha condotto molti viaggi, in Italia e all’estero, in particolare dedicati all’impero di Alessandro Magno e alle aree attraversate dell’antica Via della Seta: Macedonia, Anatolia, Armenia, Georgia, Uzbekistan e Iran, oltre che in Medio Oriente.