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Raccontato da Carla Vaudo Questo ciclo di video-narrazioni ci conduce nel Dar-al-Islam, letteralmente la “Casa di coloro che si abbandonano a Dio”: dalla rivelazione avuta dal Profeta Maometto alla straordinaria conquista di infiniti territori che andavano da Occidente all’estremo Oriente fino a quando, con la conquista di Granada da parte di Isabella e Ferdinando e la conseguente espulsione dei musulmani dalla Spagna, si concluse l’esperienza del mondo islamico in Occidente. È un viaggio all’interno di una civiltà raffinata e colta, erede del mondo greco, romano e bizantino, creatrice di originali forme architettoniche e artistiche, ispiratrice di profonde riflessioni filosofiche e all’avanguardia nel campo della medicina e della matematica. L'arte islamica è un'arte intuitiva che ha come obiettivo la comprensione dell'essenza eterna, fornendo la prova dell’esistenza della bellezza e di Dio. Per questo va intesa come l'arte della contemplazione delle glorie di Dio. In un lungo e variegato percorso, che ci porterà da Damasco a Baghdad, dalla Puglia a Granada, dai primordi in cui vengono impiegate, adattate e integrate forme, stili e tecniche locali che facevano parte di altre civiltà, osserveremo l’evolversi e il moltiplicarsi di forme architettoniche e moduli decorativi fino alla creazione di soluzioni innovative e originali che coniugheranno bellezza ed eleganza, astrazione ed armonia. In 5 video-conferenze raccontate da Carla Vaudo.
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Raccontato da Carla Vaudo Questo ciclo di video-narrazioni ci conduce nel Dar-al-Islam, letteralmente la “Casa di coloro che si abbandonano a Dio”: dalla rivelazione avuta dal Profeta Maometto alla straordinaria conquista di infiniti territori che andavano da Occidente all’estremo Oriente fino a quando, con la conquista di Granada da parte di Isabella e Ferdinando e la conseguente espulsione dei musulmani dalla Spagna, si concluse l’esperienza del mondo islamico in Occidente. È un viaggio all’interno di una civiltà raffinata e colta, erede del mondo greco, romano e bizantino, creatrice di originali forme architettoniche e artistiche, ispiratrice di profonde riflessioni filosofiche e all’avanguardia nel campo della medicina e della matematica. L'arte islamica è un'arte intuitiva che ha come obiettivo la comprensione dell'essenza eterna, fornendo la prova dell’esistenza della bellezza e di Dio. Per questo va intesa come l'arte della contemplazione delle glorie di Dio. In un lungo e variegato percorso, che ci porterà da Damasco a Baghdad, dalla Puglia a Granada, dai primordi in cui vengono impiegate, adattate e integrate forme, stili e tecniche locali che facevano parte di altre civiltà, osserveremo l’evolversi e il moltiplicarsi di forme architettoniche e moduli decorativi fino alla creazione di soluzioni innovative e originali che coniugheranno bellezza ed eleganza, astrazione ed armonia. In 5 video-conferenze raccontate da Carla Vaudo.
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Raccontato da Carla Vaudo Questo ciclo di video-narrazioni ci conduce nel Dar-al-Islam, letteralmente la “Casa di coloro che si abbandonano a Dio”: dalla rivelazione avuta dal Profeta Maometto alla straordinaria conquista di infiniti territori che andavano da Occidente all’estremo Oriente fino a quando, con la conquista di Granada da parte di Isabella e Ferdinando e la conseguente espulsione dei musulmani dalla Spagna, si concluse l’esperienza del mondo islamico in Occidente. È un viaggio all’interno di una civiltà raffinata e colta, erede del mondo greco, romano e bizantino, creatrice di originali forme architettoniche e artistiche, ispiratrice di profonde riflessioni filosofiche e all’avanguardia nel campo della medicina e della matematica. L'arte islamica è un'arte intuitiva che ha come obiettivo la comprensione dell'essenza eterna, fornendo la prova dell’esistenza della bellezza e di Dio. Per questo va intesa come l'arte della contemplazione delle glorie di Dio. In un lungo e variegato percorso, che ci porterà da Damasco a Baghdad, dalla Puglia a Granada, dai primordi in cui vengono impiegate, adattate e integrate forme, stili e tecniche locali che facevano parte di altre civiltà, osserveremo l’evolversi e il moltiplicarsi di forme architettoniche e moduli decorativi fino alla creazione di soluzioni innovative e originali che coniugheranno bellezza ed eleganza, astrazione ed armonia. In 5 video-conferenze raccontate da Carla Vaudo.
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Raccontato da Carla Vaudo Questo ciclo di video-narrazioni ci conduce nel Dar-al-Islam, letteralmente la “Casa di coloro che si abbandonano a Dio”: dalla rivelazione avuta dal Profeta Maometto alla straordinaria conquista di infiniti territori che andavano da Occidente all’estremo Oriente fino a quando, con la conquista di Granada da parte di Isabella e Ferdinando e la conseguente espulsione dei musulmani dalla Spagna, si concluse l’esperienza del mondo islamico in Occidente. È un viaggio all’interno di una civiltà raffinata e colta, erede del mondo greco, romano e bizantino, creatrice di originali forme architettoniche e artistiche, ispiratrice di profonde riflessioni filosofiche e all’avanguardia nel campo della medicina e della matematica. L'arte islamica è un'arte intuitiva che ha come obiettivo la comprensione dell'essenza eterna, fornendo la prova dell’esistenza della bellezza e di Dio. Per questo va intesa come l'arte della contemplazione delle glorie di Dio. In un lungo e variegato percorso, che ci porterà da Damasco a Baghdad, dalla Puglia a Granada, dai primordi in cui vengono impiegate, adattate e integrate forme, stili e tecniche locali che facevano parte di altre civiltà, osserveremo l’evolversi e il moltiplicarsi di forme architettoniche e moduli decorativi fino alla creazione di soluzioni innovative e originali che coniugheranno bellezza ed eleganza, astrazione ed armonia. In 5 video-conferenze raccontate da Carla Vaudo.
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Raccontato da Carla Vaudo Questo ciclo di video-narrazioni ci conduce nel Dar-al-Islam, letteralmente la “Casa di coloro che si abbandonano a Dio”: dalla rivelazione avuta dal Profeta Maometto alla straordinaria conquista di infiniti territori che andavano da Occidente all’estremo Oriente fino a quando, con la conquista di Granada da parte di Isabella e Ferdinando e la conseguente espulsione dei musulmani dalla Spagna, si concluse l’esperienza del mondo islamico in Occidente. È un viaggio all’interno di una civiltà raffinata e colta, erede del mondo greco, romano e bizantino, creatrice di originali forme architettoniche e artistiche, ispiratrice di profonde riflessioni filosofiche e all’avanguardia nel campo della medicina e della matematica. L'arte islamica è un'arte intuitiva che ha come obiettivo la comprensione dell'essenza eterna, fornendo la prova dell’esistenza della bellezza e di Dio. Per questo va intesa come l'arte della contemplazione delle glorie di Dio. In un lungo e variegato percorso, che ci porterà da Damasco a Baghdad, dalla Puglia a Granada, dai primordi in cui vengono impiegate, adattate e integrate forme, stili e tecniche locali che facevano parte di altre civiltà, osserveremo l’evolversi e il moltiplicarsi di forme architettoniche e moduli decorativi fino alla creazione di soluzioni innovative e originali che coniugheranno bellezza ed eleganza, astrazione ed armonia. In 5 video-conferenze raccontate da Carla Vaudo.
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Con Gabriele Rossoni Nel 1964 un’équipe di giovani studiosi dell’Università di Roma “La Sapienza” iniziò lo scavo di un grande sito inesplorato della Siria settentrionale, a circa 60 km a sud di Aleppo. Quando dieci anni dopo riemerse l’archivio reale di una ricca e potente città del III millennio a.C., era oramai certo che la città che stavano pazientemente esplorando era l’antica Ebla. Da allora la storia della Mesopotamia e delle matrici vicino-orientali della nostra cultura occidentale venne riscritta, assieme ad Ebla venne scoperta una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova storia. Gabriele Rossoni, archeologo orientalista che ha partecipato agli scavi di Ebla per 12 anni, ripercorre la storia degli scavi dell’antica città, interrotti solo nel 2010 dalla guerra civile siriana, introducendoci alla storia e all’arte del Vicino Oriente Antico, dalla nascita delle città e delle prime forme di scrittura ai grandi imperi egemoni di Assiria e Babilonia. In 5 video-conferenze.
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Con Gabriele Rossoni Nel 1964 un’équipe di giovani studiosi dell’Università di Roma “La Sapienza” iniziò lo scavo di un grande sito inesplorato della Siria settentrionale, a circa 60 km a sud di Aleppo. Quando dieci anni dopo riemerse l’archivio reale di una ricca e potente città del III millennio a.C., era oramai certo che la città che stavano pazientemente esplorando era l’antica Ebla. Da allora la storia della Mesopotamia e delle matrici vicino-orientali della nostra cultura occidentale venne riscritta, assieme ad Ebla venne scoperta una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova storia. Gabriele Rossoni, archeologo orientalista che ha partecipato agli scavi di Ebla per 12 anni, ripercorre la storia degli scavi dell’antica città, interrotti solo nel 2010 dalla guerra civile siriana, introducendoci alla storia e all’arte del Vicino Oriente Antico, dalla nascita delle città e delle prime forme di scrittura ai grandi imperi egemoni di Assiria e Babilonia. In 5 video-conferenze.
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Raccontato da Gabriele Rossoni Nel corso delle vicende millenarie del Vicino Oriente Antico il popolo dei Fenici rappresenta una clamorosa discontinuità storica. Le civiltà sorte e sviluppate nelle terre della Mezzaluna Fertile, ma anche lungo la valle del Nilo, vedevano nel mare un limite geografico e psicologico quasi invalicabile; lo stesso potente splendore degli imperi mesopotamici si basava quasi essenzialmente su un controllo militare, e in parte amministrativo, di territori terrestri, ritenendo poco opportuno solcare lo spazio marino per ampliare la propria espansione. Del resto sappiamo tutti cosa accadde ai Persiani a Salamina al cospetto della assai più esperta marineria greca. Per questo costituiscono un caso storico a parte tutte quelle città-stato che proliferarono lungo le coste siro-palestinesi dimostrando una forte e unica vocazione marinara. I Greci, che con esse ebbero notevoli scambi commerciali e culturali, fondanti per lo sviluppo della nostra civiltà occidentale, li chiamarono Phoinikes, termine che si riferiva al colore rosso porpora estratto da particolari conchiglie e così da allora gli Altri definirono con il nome di Fenici, o di Punici, quel popolo di mare. Con questo ciclo di 5 video-conferenze seguiremo la storia dei Fenici nel Vicino Oriente Antico e salperemo con loro partecipando alla grande impresa migratoria verso Occidente dove vennero fondate nuove e importanti città, su tutte Cartagine la Città Nuova. Infine sbarcheremo in un angolo di Sicilia dove, in un contesto naturale di straordinaria bellezza, si sviluppò la bella e potente città di Mozia. Raccontato da Gabriele Rossoni, archeologo orientalista, che ha partecipato per oltre 20 anni agli scavi archeologici nell’isola di Mozia.
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Con Gabriele Rossoni Nel 1964 un’équipe di giovani studiosi dell’Università di Roma “La Sapienza” iniziò lo scavo di un grande sito inesplorato della Siria settentrionale, a circa 60 km a sud di Aleppo. Quando dieci anni dopo riemerse l’archivio reale di una ricca e potente città del III millennio a.C., era oramai certo che la città che stavano pazientemente esplorando era l’antica Ebla. Da allora la storia della Mesopotamia e delle matrici vicino-orientali della nostra cultura occidentale venne riscritta, assieme ad Ebla venne scoperta una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova storia. Gabriele Rossoni, archeologo orientalista che ha partecipato agli scavi di Ebla per 12 anni, ripercorre la storia degli scavi dell’antica città, interrotti solo nel 2010 dalla guerra civile siriana, introducendoci alla storia e all’arte del Vicino Oriente Antico, dalla nascita delle città e delle prime forme di scrittura ai grandi imperi egemoni di Assiria e Babilonia. In 5 video-conferenze.
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Con Gabriele Rossoni Nel 1964 un’équipe di giovani studiosi dell’Università di Roma “La Sapienza” iniziò lo scavo di un grande sito inesplorato della Siria settentrionale, a circa 60 km a sud di Aleppo. Quando dieci anni dopo riemerse l’archivio reale di una ricca e potente città del III millennio a.C., era oramai certo che la città che stavano pazientemente esplorando era l’antica Ebla. Da allora la storia della Mesopotamia e delle matrici vicino-orientali della nostra cultura occidentale venne riscritta, assieme ad Ebla venne scoperta una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova storia. Gabriele Rossoni, archeologo orientalista che ha partecipato agli scavi di Ebla per 12 anni, ripercorre la storia degli scavi dell’antica città, interrotti solo nel 2010 dalla guerra civile siriana, introducendoci alla storia e all’arte del Vicino Oriente Antico, dalla nascita delle città e delle prime forme di scrittura ai grandi imperi egemoni di Assiria e Babilonia. In 5 video-conferenze.
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Con Gabriele Rossoni Nel 1964 un’équipe di giovani studiosi dell’Università di Roma “La Sapienza” iniziò lo scavo di un grande sito inesplorato della Siria settentrionale, a circa 60 km a sud di Aleppo. Quando dieci anni dopo riemerse l’archivio reale di una ricca e potente città del III millennio a.C., era oramai certo che la città che stavano pazientemente esplorando era l’antica Ebla. Da allora la storia della Mesopotamia e delle matrici vicino-orientali della nostra cultura occidentale venne riscritta, assieme ad Ebla venne scoperta una nuova lingua, una nuova cultura, una nuova storia. Gabriele Rossoni, archeologo orientalista che ha partecipato agli scavi di Ebla per 12 anni, ripercorre la storia degli scavi dell’antica città, interrotti solo nel 2010 dalla guerra civile siriana, introducendoci alla storia e all’arte del Vicino Oriente Antico, dalla nascita delle città e delle prime forme di scrittura ai grandi imperi egemoni di Assiria e Babilonia. In 5 video-conferenze.
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Raccontato da Gabriele Rossoni Nel corso delle vicende millenarie del Vicino Oriente Antico il popolo dei Fenici rappresenta una clamorosa discontinuità storica. Le civiltà sorte e sviluppate nelle terre della Mezzaluna Fertile, ma anche lungo la valle del Nilo, vedevano nel mare un limite geografico e psicologico quasi invalicabile; lo stesso potente splendore degli imperi mesopotamici si basava quasi essenzialmente su un controllo militare, e in parte amministrativo, di territori terrestri, ritenendo poco opportuno solcare lo spazio marino per ampliare la propria espansione. Del resto sappiamo tutti cosa accadde ai Persiani a Salamina al cospetto della assai più esperta marineria greca. Per questo costituiscono un caso storico a parte tutte quelle città-stato che proliferarono lungo le coste siro-palestinesi dimostrando una forte e unica vocazione marinara. I Greci, che con esse ebbero notevoli scambi commerciali e culturali, fondanti per lo sviluppo della nostra civiltà occidentale, li chiamarono Phoinikes, termine che si riferiva al colore rosso porpora estratto da particolari conchiglie e così da allora gli Altri definirono con il nome di Fenici, o di Punici, quel popolo di mare. Con questo ciclo di 5 video-conferenze seguiremo la storia dei Fenici nel Vicino Oriente Antico e salperemo con loro partecipando alla grande impresa migratoria verso Occidente dove vennero fondate nuove e importanti città, su tutte Cartagine la Città Nuova. Infine sbarcheremo in un angolo di Sicilia dove, in un contesto naturale di straordinaria bellezza, si sviluppò la bella e potente città di Mozia. Raccontato da Gabriele Rossoni, archeologo orientalista, che ha partecipato per oltre 20 anni agli scavi archeologici nell’isola di Mozia.